martedì 19 giugno 2012

Un'estate fa

Trecentosessantacinque giorni possono essere decisivi, fondamentali.
Trecentosessantacinque giorni fa, se mi avessero detto cosa sarei stata trecentosessantacinque giorni dopo, non avrei mai creduto ad un asingola parola.
E' successo TUTTO. Tutto quello che volevo è TORNATO realtà.
Convivo.
Ho un lavoro. (a tempo determinato, ma di questi tempi è già molto.)
Ho ritrovato amici con cui non avrei mai creduto fosse possibile riallacciare un rapporto.
Ho vestito ancora una volta i panni di transylvana.
Insomma, sono tornata indietro di cinque (fottutissimi) anni nel giro di due mesi.
Ci sono persone per cui fai enormi cazzate e persone che perdi, di conseguenza. Ci sono persone che fanno terra bruciata intorno a te. Ci sono persone che perdi, di conseguenza. Ci sono persone che ti fanno dannare l'anima, che ti trasformano in qualcuno che non sei tu. Ci sono persone che perdi, di conseguenza. Ci sono persone che ad un certo punto vuoi perdere. Ci sono persone che hai perso, ma rivorresti indietro.
C'è chi, come me, si vergogna troppo di come ha agito per ritornare. Ci sono persone che avevo perso, che sono tornate.
Persone che quando tornano ti riempono il cuore.
Perchè adesso mi sento me stessa. Sono io, sono tornata, sono maturata, ma sono di nuovo io.
Sono io, con quello che volevo, che ho sempre voluto, che voglio.
Ci sono persone che nel giro di sessanta giorni ti fanno riprendere in mano cose che pensavi perse per sempre.
Persone che devo solo ringraziare per aver avuto il coraggio che io non ho avuto.
E poi persone che sanno starti vicino sempre, e vederti evolvere (o involvere).

Un anno fa, trecentosessantacinque giorni fa potevo solo sognarlo.

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