lunedì 25 luglio 2011

Strade

Domani andrò al concerto dei Subsonica.
Ovviamente la mia mente ritorna a sei anni fa quando, più o meno in questo stesso periodo dell'anno, andai a vedere un loro concerto a Cuneo.
E ripenso a quante milioni di cose sono cambiate dal 2005 ad oggi.
Ricordo benissimo con chi ero, cosa ho fatto per tutta la sera e come mi sentivo. E ricordo benissimo cosa è successo in tutti i sei anni successivi.
E mi guardo con tenerezza, perchè ho sempre creduto (fin troppo) in quello che facevo e provavo. Ho combattuto battaglie tutte mie che spesso ho perso, ma che mi hanno portato qui, oggi. E visti gli ultimi avvenimenti direi che mi hanno fatto vincere. E non ho vinto una battaglia, ma l'intera guerra. Anzi, ho vinto l'apocalisse.
Se potessi, direi a quella ragazza di neanche 20 anni di continuare così. Forse di essere un pò più stronza e meno condiscendete e comprensiva con chi davvero non si meritava carezze.
Di continuare ad ascoltare chi è ti è vicino, ma comunque pensare con la tua testa. Sbaglierai. Sbaglierai un sacco. E piangerai fiumi di lascrime, pensando di non poter mai uscire da quei "tunnel", ma ce la farai. Magari lentamente, magari avrai bisogno di fortissime spinte dall'esterno, ma ce la farai.
Ti consiglio di non chiuderti troppo in te stessa. Soprattutto non farlo per colpa di qualcuno che non ha saputo cogliere il meglio di te. Piangi, piangi sempre, ma esci e vedrai che appena lo farai troverai qualcosa di meglio da vivere.
Starai male ancora per quella persona che è con te a quel concerto. Starai male pochissimi giorni dopo quel concerto per colpa di qualche sms. Ma fregatene, un giorno ti sentirai dire cose che riempiranno il tuo orgoglio femminile.
Fidati dei tuoi primi istinti. Non mettere sempre il cuore al primo posto, usa un pò il cervello anche. E se proprio non ce la farai, sappi che perderai delle occasioni, ma dall'altra parte crescerai e conoscerai situazioni che non avresti mai pensato di poter vedere così da vicino.
Infondo comunque non sarai così male come a volte vorranno dipingerti.
Farai cazzate, come tutti d'altronde.
Ma alla fine arriverai dove hai sempre desiderato arrivare. E sarà bellissimo.
Fidati.

venerdì 15 luglio 2011

Luci a San Siro

...Milano mia portami via, fa tanto freddo,
ho schifo e non ne posso più,
facciamo un cambio prenditi pure
quel po' di soldi quel po' di celebrità
ma dammi indietro la mia seicento,
i miei vent'anni e una ragazza che tu sai
Milano scusa stavo scherzando,
luci a San Siro non ne accenderanno più...


Ho sempre visto mia madre commuoversi con questa canzone, soprattutto con questa strofa. E non avevo mai capito il perchè. E vedere mia madre piangere è una delle cose puù comuni, ma che al contempo mi fanno ribollire il sangue. Non mi piace vedere la debolezza negli altri. Perchè nella mia testa, la debolezza si deve nascondere. Io la celo sotto una bella faccia da culo, due battute acide e tanto mal di stomaco.
Ho sempre avuto un carattere di merda.
E questo potrebbe esserne un esempio.
Sono assoluta. O bianco o nero. Vivo o morto. "Meglio che uno muoia, piuttosto che ti lasci.", ho sempre sostenuto. Radciale.
Ora però inizio a capire anche mia madre. E questo un pò mi spaventa.
Finalmente ora capisco anch'io.