mercoledì 18 maggio 2011

Piccoli già grandi

Sono passati quasi due anni da quando mi ha detto che si sarebbe sposata. E al momento mi aveva preso veramente alla sprovvista. I pensieri sono stati, in successione: è pazza, non ha capito a cosa sta andando incontro, è pazza, non ragiona, è pazza, cazzi suoi, è pazza, però è felice, è pazza comunque.
Ora il momento è quasi arrivato. E ci si organizza. Ci si organizza sul serio.
E allora vuol dire che siamo proprio arrivati a quel momento.
Eppure nella mia testa siamo ancora così piccole, così giovani, così inesperte, così bisognose di capire come va il mondo. Così, da non poter affrontare la vita vera.
Poi penso a mia madre, che alla mia età era già (felicemente) sposata, con una casa (ma senza un lavoro fisso. Sì, all'epoca si poteva.), alla ricerca di un figlio. E allora penso a me, che a quasi ventisei anni ho trovato a malapena un lavoro (ovviamente non definitivo), posso solo sognarmi una casa mia, e il matrimonio (non) lo vedo così lontano.
Infondo non siamo più così piccole.
Infondo ci siamo.
Infondo è il nostro momento.
..e sebbene sia semrpe stata io quella precoce tra le mie amiche, questa volta sarà lei a fare per prima il grande passo. E' un passo importante, soprattutto perchè con questo matrimonio cambierà proprio tutto nella sua, e anche nella nostra, vita.
Dopo tanto tempo di scetticismo io ci credo nella sua decisione, vera e reale. Niente colpi di testa, ma un percorso che ha intrapreso.
E mentirei dicendo che non provo nessun tipo di invidia. Invidio la sua sicurezza, invidio la sfrontatezza di aver deciso di fare questa cosa nonostante le difficoltà oggettive che le si sono poste davanti e poi, sì, invidio anche il suo abito da sposa.
Io non so se mi sentirei pronta, non credo. Ma questo per me è il primo vero segno tangibile della nostra crescita. Siamo capaci di affrontare una Laurea, un lavoro, imprevisti della vita, e adesso anche un matrimonio.
Nella mia testa però saremo sempre quelle che alla domenica pomeriggio vanno in bicicletta nper la campagna, sognando di comprare quella cascina abbandonata, ristrutturarla, costruire una piscina nell'aia e vivere tutte insieme.
Ma non è mai stato e mai sarà così.
Capita.
Ma ormai ci siamo.
Ormai siamo grandi.

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