lunedì 28 febbraio 2011
I think I'm paranoid
Stasera in piscina ho passato dieci minuti di delirio. La piscina mi ha sempre fatto questo effetto, non so perchè. Pedalavo, pedalavo sulla mia hydrobike e la mente volava. E io mi sono trovata ad avere il battito accelerato, il respiro pesante, mal di stomaco e le lacrime agli occhi. Esistono questi momenti in cui mi sento pazza. Pazza perchè ho delle paure infondate. Pazza perchè nessuno al mondo può avere certezze reali. Pazza perchè è inutile che io mi ammazzi di seghe mentali, tanto quel che sarà, sarà. Ma ci sono quei momenti in cui sento proprio quella sensazione che mi sale dallo stomaco e arriva su fino in gola e si blocca lì per qualche minuto, finchè non sento gli occhi che vogliono piangere. E sono paranoica, lo so. Io in questo momento della mia vita ho tutto. Tutto quello che ho sempre voluto. Lavoro. Amore. Tranquillità. Bene, ora ce l'ho. E allora, perchè arrivano quei momenti? La risposta è che non so vivere serenamente. Le componenti poi sono molteplici. Paura. Gelosia. Paranoia. Insicurezza. Mischiamo. Shackeriamo il tutto. Ed esco io. Con le mie duemila seghe mentali. Con i miei attacchi d'ansia. Ammettiamolo, neanche un mese fa, nell'ultimo post, credevo di crescere. Ma in certe cose rimango sempre la solita me.
venerdì 4 febbraio 2011
Never be the same again
Qui si cresce. O per lo meno ci si prova. Lunedì si inizia con una nuova esperienza. Il LAVORO.
Una cosa "da grandi". Una cosa che avevo sempre guardato da lontano e con una certa diffidenza, ma che ultimamente volevo con tutte le mie forze. E finalmente c'è.
Le reazioni sono state le seguenti: gioia, felicità, senso di realizzazione, ansia da prestazione, paura, terrore. Adesso siamo ancora fermi all'ultima. E' strano. Si sta insinuando in me quella sensazione che avevo provato anche a pochi giorni prima della Laurea, l'anno scorso. C'è la consapevolezza di avere raggiunto un obiettivo, quindi sono fiera di me; ma allo stesso tempo c'è il timore di non farcela. La mia vecchia amica "sfiducia in me stessa" mi fa ciao con la manina.
Però stiamo diventando grandi e quindi bisogna saper superare anche questo. E quindi sto crescendo. Credo e spero. Poi ci sono piccolo regressioni. E poi ci sono situazioni che io proprio non so affrontare in maniera matura.
Si dice che crescendo si iniziano a vedere le sfumature, che se nella gioventù è tutto o bianco o nero, con la matirità si inizia ad intravedere il grigio. A me il grigio non piace. Ho solo un maglione grigio e un paio di ballerine grigie. Questa è la riprova che a me il grigio non piace. Io sono ancora per il bianco o il nero. Quindi non mi sorprendo che certe cose io non riesca ad affrontarle come il manuale della brava-ragazza-che-ha-superato-i-venticinque-dovrebbe-comportarsi. Forse riesco a vedere il bianco sporco e il nero opaco, ma al grigio non ci sono ancora arrivata.
Sforzandomi posso forse arrivare al rosso sangue.
Una cosa "da grandi". Una cosa che avevo sempre guardato da lontano e con una certa diffidenza, ma che ultimamente volevo con tutte le mie forze. E finalmente c'è.
Le reazioni sono state le seguenti: gioia, felicità, senso di realizzazione, ansia da prestazione, paura, terrore. Adesso siamo ancora fermi all'ultima. E' strano. Si sta insinuando in me quella sensazione che avevo provato anche a pochi giorni prima della Laurea, l'anno scorso. C'è la consapevolezza di avere raggiunto un obiettivo, quindi sono fiera di me; ma allo stesso tempo c'è il timore di non farcela. La mia vecchia amica "sfiducia in me stessa" mi fa ciao con la manina.
Però stiamo diventando grandi e quindi bisogna saper superare anche questo. E quindi sto crescendo. Credo e spero. Poi ci sono piccolo regressioni. E poi ci sono situazioni che io proprio non so affrontare in maniera matura.
Si dice che crescendo si iniziano a vedere le sfumature, che se nella gioventù è tutto o bianco o nero, con la matirità si inizia ad intravedere il grigio. A me il grigio non piace. Ho solo un maglione grigio e un paio di ballerine grigie. Questa è la riprova che a me il grigio non piace. Io sono ancora per il bianco o il nero. Quindi non mi sorprendo che certe cose io non riesca ad affrontarle come il manuale della brava-ragazza-che-ha-superato-i-venticinque-dovrebbe-comportarsi. Forse riesco a vedere il bianco sporco e il nero opaco, ma al grigio non ci sono ancora arrivata.
Sforzandomi posso forse arrivare al rosso sangue.
mercoledì 2 febbraio 2011
Wannabe
Voglio diventare più sicura. Voglio essere più sicura.
Voglio essere capace di fregarmene di certe cose.
Voglio non avere timore di non farcela.
Voglio non avere timore che da un momento all'altro possa finire.
Voglio credere di più nelle mie potenzialità.
Voglio che questo periodo non finisca mai.
Voglio diventare indipendente.
Voglio continuare a sorridere.
Voglio pensare di poter essere in grado. E crederci. Voglio che la gente mi capisca.
Voglio dimagrire.
Voglio anche una borsa di Vuitton. (#ecco)
Voglio semplicemente essere me. Felice.
Voglio essere capace di fregarmene di certe cose.
Voglio non avere timore di non farcela.
Voglio non avere timore che da un momento all'altro possa finire.
Voglio credere di più nelle mie potenzialità.
Voglio che questo periodo non finisca mai.
Voglio diventare indipendente.
Voglio continuare a sorridere.
Voglio pensare di poter essere in grado. E crederci. Voglio che la gente mi capisca.
Voglio dimagrire.
Voglio anche una borsa di Vuitton. (#ecco)
Voglio semplicemente essere me. Felice.
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